Amata terra e luoghi eletti
Penso a Walter Boni, alle sue mostre, alla nostra amicizia strettasi lentamente intorno agli alberi dell'arte, della poesia, della letteratura.
Lo ammiro perché riesce sempre e comunque a concretizzare il suo pensiero in immagine, cosa certo non facile.
I miei precedenti scritti su Boni rivelano questa mia predilezione; ne toccano le corde, la sua sensibilità; ma anche la capacità di cogliere la misura delle cose, trattenerla e restituirla con la freschezza di un’acqua pura e incontaminata.
Guido Franchetti
E’ bene, comunque, sottolineare subito che Boni trova nella pittura un’altra dimensione, ed è quella, più autentica, di sé stesso, perché riesce a stabilire un'intima comunione, da anima ad anima, con la natura.
Ed in questo rapporto di immediatezza, di più diretto e sentito coinvolgimento, l’artista esprime tutta la sua capacità energetica per frugare nelle pieghe profonde della realtà e rivelarne, tramite delicatissime variazioni di toni ed effetti, vibrazioni interne, occulte ed eterne pulsazioni della materia, segni radicali e rapporti segreti.
...Ma la materia non acquista mai forme laceranti.
Distilla, piuttosto, nella severità della distribuzione cromatica, toni ombrosi.
Il colore torna ad essere un attributo fortemente variabile ed a manifestarsi in tutta la sua ricchezza ed intensità espressiva.
Quando si frantuma, la felicità di tocco dell'artista lo riconduce ad unità, incorporando una tenue luce in certe arbitrarie deformazioni sviluppate sul filo melodico di un dolce canto.
Michele Fuoco